Con la direttiva 2000/43/CE l’Unione europea ha adottato una normativa per vietare le discriminazioni basate sulla razza o sull’origine etnica nell’ambito di occupazione, formazione, sanità, protezione sociale, istruzione e accesso a beni, servizi e alloggi. Inoltre ha anche adottato la direttiva 2000/78/CE che vieta la discriminazione per motivi di disabilità, età, religione o credo e orientamento sessuale, applicabile solo al lavoro e alla formazione.
La gran parte degli Stati membri ha cercato di adeguare la propria legislazione nazionale a queste due direttive ma, soprattutto al di fuori dell’ambito lavorativo, esistono ancora considerevoli differenze da uno Stato all’altro.
Lo scorso 4 luglio la Commissione europea ha lanciato una consultazione pubblica on line per misurare il livello di discriminazione negli Stati membri: l’obiettivo principale è quello di voler conoscere l’opinione dei cittadini sul problema, chiedendo loro anche possibili soluzioni.
E’ possibile rispondere al questionario on line entro e non oltre il 15 ottobre 2007:
http://ec.europa.eu/yourvoice/ipm/forms/dispatch
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