venerdì 20 luglio 2007

17 MAGGIO: GIORNATA NAZIONALE CONTRO L'OMOFOBIA


Conclusasi l'inchiesta su bullismo ed omofobia condotta ad Orvieto, oramai il resoconto di quei giorni di inchieste e di sofferenze è agli sgoccioli, racconti di amore, di odio, di dolore, di razzismo, ma anche di tanta speranza.... Pubblico quì l'articolo da cui è partito tutto, a presto con i risultati dell'inchiesta...

Pubblicato da Raffaella Zajotti su http://www.atlantidemagazine.it/

Sono ormai due anni che il 17 maggio si celebra la giornata mondiale contro l’omofobia, istituita dal Parlamento europeo riunito in seduta planetaria a Strasburgo, con 325 voti a favore, 124 contrari e 150 astenuti, nella sua risoluzione del 26 aprile 2006, e confermata quest’anno, nella stessa data, assieme ad un documento che “ribadisce il suo invito a tutti gli stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni sofferte da coppie dello stesso sesso” e condanna “i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali”. Il documento vuole ricordare a tutti gli stati membri che la proibizione delle marce dell’orgoglio gay e l’eventuale mancata protezione dei partecipanti “contravvengono ai principi tutelati dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo”. Nessun telegiornale italiano ha parlato di questa risoluzione, forse non fa notizia, sicuramente non quanto l’escalation di violenza omofobica e di suicidi legati al bullismo tra i giovani e nelle scuole che affiggono il nostro paese da immemorabili tempi e che da diversi anni a questa parte sta assumendo la forma di un vero e proprio rituale punitivo. Da quella risoluzione dello scorso 26 aprile ad oggi in Italia sono avvenuti alcuni fatti tra cui: 24-4-05 Roma: 2 gay picchiati dai fascisti; 6-7-05 Catanzaro: morto perché in privato era gay; 12-7-05 Roma: ucciso gay amico dei papa boys; 20-7-05 Roma: assassinato Paolo Segantini; 26-1-06 Nuoro: ragazza picchiata; 9-4-06 Roma: gay aggrediti dai naziskin; 9-5-06 Lesbiche violentate da un uomo; 29-5-06 Roma: aggrediti due esponenti RNP; 30-5-06 Roma: gay anziano ucciso in un hotel; 15-6-06 Roma: ucciso Sergio Aru Tosio; 29-9-06 Catania: militanti di destra bloccano il Pride; 14-7-06 Roma: ucciso ragazzo gay; 1-8-06 Trento: trans ucciso a pugnalate; 9-8-06 Milano: trans brasiliana aggredita; 5-8-06 Latina: ucciso omosessuale; 28-8-06 Gaeta: ancora frasi contro i gay; 8-9-06 Bolsena: aggrediti due studenti; 3-9-06 Viareggio: violentata perché lesbica; 18-9-06 Pesaro: giovane gay pestato dagli zii; 13-10-06 Senato: insulti omofobi a Silvestri; 16-10-06 Udine: svastiche e scritte contro i gay; 24-10-06 Milano: trans ucciso a coltellate in faccia; 25-10-06; Milano: violentato e ricattato; 30-10-06 Piacenza: tre gay aggrediti; 28-11-06 Bari: due omosessuali picchiati, Novara: sgozzata una transessuale; 29-11-06 Bologna: transessuale accoltellata; 8-12-06 Napoli: raid punitivo contro 4 gay. Questo era qualche antecedente, il vero dramma riguarda la situazione tra i giovani nelle scuole, che rileviamo drammatica anche solo guardano ai fatti degli ultimi mesi.13-11-2006 Roma: Al liceo Aristofane del IV municipio di Roma le lesbiche della scuola sono state intimate dai loro compagni a lasciare la scuola a causa del loro orientamento sessuale, che pare danneggiasse coloro che hanno coperto la scuola di umilianti scritte intimidatorie e svastiche.6-3-2007- Cagliari: un gruppo di adolescenti di Carbonia ha ripreso in diretta il tentativo di suicidio di un giovane accusato di omosessualità che si stava gettando dalla Torre Littoria; gli “amici” hanno ripreso col telefonino la scena e l’hanno inserita su Youtube. Tra i vari commenti: - Dai buttati!!- nonché -Però filmalo quando cade!-. Il 5-4-2007 è la volta di Torino, dove il sedicenne Matteo, deriso dai suoi compagni dell’Istituto Tecnico Superiore che esordivano con frasi come: “Sei come Jonathan, ti piacciono i ragazzi, sei gay!!!!!!”, ha deciso di pugnalarsi ripetutamente il petto e gettarsi dal quarto piano del quartiere residenziale in cui viveva con la sua famiglia. Questi dati dovrebberoDovrebbero allarmarci, così come le dichiarazioni di molti giovani gay che rivelano alle linee dei servizi di assistenza di aver pensato alla suicidio, che in percentuale corrispondono al 58% degli utenti: la discriminazione basata sull’orientamento sessuale è infatti la prima causa di suicidio tra gli adolescenti italiani. L’indagine più vasta sul fenomeno italiano si chiama: Bulli in Ballo, ed è stata promossa dalla Regione Marche in collaborazione con il circolo Arcigay-Arcilesbica di Ancona da cui risulta che su 2489 studenti delle scuole superiori il 41% degli omosessuali, il 33% ragazze e il 31% immigrati hanno subito offese verbali o fisiche o discriminazioni. I ragazzi marchigiani giudicano inoltre poco sicura la loro scuola soprattutto per i gay (45%), ma anche per le lesbiche (38%), mentre è abbastanza sicura per gli immigrati e, soprattutto, per le ragazze. L’allarme risale comunque almeno al 2000, quando da una ricerca condotta dall’Università di Bologna condotta su un campione di 300 studenti omosessuali, risultava che 3 su 4 avevano subito ingiurie o minacce a scuola, e uno su tre era vittima di soprusi o maltrattamenti fisici. Nel dicembre 2006 la Buccoliero dichiarava che non erano in corso iniziative istituzionali per la prevenzione del bullismo; la situazione sembra essere la stessa: mancano inoltre osservatori e figure educative preparate all’accoglienza ed al rispetto, per non parlare della latitanza delle istituzioni, colpevoli soprattutto di negare il loro appoggio alle sporadiche iniziative delle associazioni di volontariato come Agedo o il Circolo Mario Mieli per motivi “ideologici”. La tolleranza non tollera l’intolleranza, la situazione è allarmante a dir poco. Per questo ho deciso di istituire personalmente un’indagine sui giovani orvietani e sulla loro esperienza con i temi del bullismo e dell’omofobia, i cui risultati saranno pubblicati prossimamente su queste pagine.
Questi tristi ma inevitabili pagine apriranno una serie di ricerche sui giovani orvietani ed il loro vissuto, il loro modo di vivere la città, nelle scuole, gli spazi, le istituzioni, i rapporti con gli altri, i desideri, le aspirazioni, i limiti e le follie che tante volte abbiamo sognato insieme.
Partiamo da noi.

1 commento:

daniele ha detto...

Grande Zaja, grande passo in avanti... your personal blog....
Bello il post su Masini... anallisi testuale di violenza maschile.
Ancora complimenti.