tratto dal sito UAAR
UN PO’ DI STORIA
L’EVOLUZIONE UMANA
IL CREAZIONISMO
IL DISEGNO INTELLIGENTE
LA DOTTRINA CATTOLICA OGGI
ANTIEVOLUZIONISMO IN ITALIA
I DARWIN DAY UAAR
PERCORSI DI APPROFONDIMENTO
UN PO’ DI STORIA
Ogni gruppo umano si è posto le grandi domande sull’origine del mondo e della specie umana. Molte e molto diversificate sono state le risposte date, soprattutto dalle élite religiose.
Ovviamente, queste risposte non avevano alcuna base scientifica, ma erano invece il frutto delle condizioni sociali, economiche e culturali delle comunità in cui venivano elaborate. La narrazione contenuta nella Bibbia è nota a tutti: Dio avrebbe creato l’intero universo in soli sei giorni: cominciando la sua opera il 23 ottobre 4004 a.C., secondo il calcolo, basato sullo stesso testo biblico, che il pastore anglicano Usher fece nel Seicento. Nel Corano non esiste una descrizione vera e propria della creazione: i pochi accenni sembrano rifarsi alla Bibbia ebraica. Nel mondo indiano, la narrazione inclusa nei RgVeda (X, 129) ne riconosce esplicitamente l’inconoscibilità, mentre lo smembramento dell’uomo primordiale (X, 90: Purusa dalle mille teste, mille occhi, mille piedi) avrebbe dato origine alle odierne caste: le quattro ere cicliche dell’universo, con minor fallacia rispetto alle religioni abramitiche, ammonterebbero a 4.320 milioni di anni umani.
Non tutti gli uomini sono stati prigionieri di questi miti: il filosofo greco Anassimandro, ad esempio, riteneva che gli uomini discendessero dai pesci. E il filosofo romano Lucrezio scrisse che nella natura non vi era traccia di alcun intervento divino, ma solo del continuo divenire della natura stessa. Ma resta il fatto che, almeno fino al XVIII secolo, l’idea dominante nel mondo occidentale fu quella del fissismo, secondo cui le specie erano immutabili. Il naturalista Buffon fu il primo a formulare una proposta evoluzionistica, seguito da altri studiosi.
Ma fu solo con Charles Darwin (1809-1882), e con la pubblicazione nel 1859 del suo trattato L’origine delle specie, che la teoria dell’evoluzione prese definitivamente forma. Darwin sostenne la tesi della selezione naturale: un meccanismo che favorisce i caratteri genetici che meglio si adattano all’ambiente, eliminando invece quelli svantaggiosi. In seguito, lo sviluppo degli studi sull’ereditarietà di Mendel permisero di affinare ulteriormente la teoria: la comparsa di alcune variazioni casuali vantaggiose, rispetto agli altri individui di una stessa specie, possono essere ereditate dalla propria discendenza, fino alla nascita di un nuovo gruppo di individui, diverso da quello di provenienza. È questo il processo detto di “speciazione”.
L’evoluzionismo sostiene dunque che le specie animali e vegetali discenderebbero tutte da specie più antiche, da cui si sarebbero, per l’appunto, “evolute”. L’evoluzione non è predeterminata: le mutazioni sono casuali e anche il tempo e il modo in cui insorgono sono assolutamente imprevedibili. Il processo di speciazione è quindi sempre in corso.
Negli ultimi decenni la scuola neodarwinista ha visto i suoi esponenti privilegiare diversi aspetti. L’ipotesi degli “equilibri punteggiati”, sostenuta da Eldredge e Gould, ha proposto un modello evolutivo a salti. Richard Dawkins, invece, ha invece formulato l’ipotesi del “gene egoista”, in cui l’evoluzione è vista come un meccanismo per la trasmissione di geni.
Nonostante i differenti accenti, la quasi totalità del mondo scientifico odierno ha fatto propria la teoria dell’evoluzione. Non mancano del resto le prove: lo studio dei resti fossili, le somiglianze e le differenze tra specie simili in diverse aree geografiche, le evidenze prodotte dall’anatomia e dall’embriologia comparata, le notevoli somiglianze nella composizione chimica e nelle strutture del corpo. Una teoria concorrente dovrebbe essere in grado di produrre altrettante evidenze. Al momento non vi è riuscito ancora nessuno.
EVOLUZIONE UMANA
L’età del nostro pianeta è stimata in circa 4,5 miliardi di anni. Si ritiene che le prime forme viventi siano comparse dopo un altro miliardo di anni: si trattava di semplici organismi monocellulari. Ci vollero quasi altri tre miliardi di anni per vedere la diffusione degli eucarioti, i primi organismi pluricellulari. I primi vertebrati marini comparvero 500 milioni di anni fa, i primi pesci 440 milioni di anni fa, i primi anfibi 400 milioni di anni fa, i primi rettili 250 milioni di anni fa. Per i mammiferi, discendenti dei rettili terapsidi, bisognò attendere ancora, e solo con la scomparsa dei dinosauri (circa 65 milioni di anni fa) si poterono aprire degli spazi per la loro diffusione.
60 milioni di anni fa apparvero i primi primati da cui, per successive speciazioni, si sarebbe arrivati all’antenato comune di scimpanzè ed esseri umani, la cui definitiva separazione avvenne circa 7-8 milioni di anni fa. Il genere homo si è evoluto attraverso l’australopiteco (4 milioni di anni fa), l’homo abilis (2,5), l’homo erectus (1,7), l’homo sapiens (150.000 anni fa). Quest’ultimo si diviso in due razze, che probabilmente si contesero anche il territorio: quella di Neanderthal si estinse circa 25.000 anni fa.
L’origine “scimmiesca” dell’uomo trova una conferma nell’analisi del DNA: il nostro e quello dello scimpanzè sono identici per più del 98 per cento.
IL CREAZIONISMO
L’ipotesi che l’uomo discendesse dalla scimmia suscitò uno scandalo immediato già all’epoca di Darwin. Le polemiche non si placarono nemmeno in seguito: negli anni Venti, nel Tennessee, si svolse il famoso Processo della scimmia (Monkey Trial), che vide come imputato un insegnante “colpevole” di insegnare il darwinismo a scuola.
Con le evidenze a proprio favore che l’evoluzionismo può vantare oggi, però, desta perplessità che vi siano ancora così tante persone legate alla concezione creazionista classica, basata su un’interpretazione letterale del testo biblico. Negli USA, la maggioranza della popolazione non crede tuttora alla validità della teoria evoluzionistica. Non solo: il movimento creazionista gode di un ampio supporto politico e di notevoli sostegni economici. La principale organizzazione impegnata in questa campagna di retroguardia è l’Institute for Creation Research.
Cotanto impegno ha portato dei risultati concreti: dal 1999, nelle scuole del Kansas viene insegnato il creazionismo al posto dell’evoluzionismo. Altri stati (come l’Alabama, il Nebraska, il New Mexico, l’Ohio) presentano l’evoluzionismo come una delle tante possibili spiegazioni. E in altri Stati ancora, che affidano la scelta dei programmi alle autorità scolastiche dei vari distretti, il creazionismo comincia a essere insegnato.
Nel Regno Unito, dove le scuole religiose sono finanziate dallo Stato, i problemi stanno cominciando solo ora: alcuni istituti, legati a organizzazioni religiose creazioniste, hanno infatti eliminato l’evoluzionismo dai propri programmi. Nel resto del vecchio continente la riscossa creazionista viene osservata ridendo sotto i baffi (è quanto può capitare navigando su un sito come Sulle tracce delle origini), ma è un atteggiamento supponente, che rischia di sottovalutare il pericolo.
IL DISEGNO INTELLIGENTE
La teoria del Disegno intelligente viene presentata come “oggettivamente” credibile, e scientificamente documentabile. Secondo questa ipotesi, la complessità e la bellezza dell’universo possono essere spiegate soltanto con l’intervento diretto di un essere divino. In realtà, anche i sostenitori di queste tesi non riescono a portare evidenze concrete a proprio favore: è difficile vedere molta intelligenza nella creazione di un universo quasi completamente invivibile, nell’estinzione del 99 per cento delle specie apparse sul nostro pianeta da quando vi è vita, nell’attesa di miliardi di anni per vedere finalmente apparire la specie umana. È difficile non concepire questa teoria come una versione “riverniciata” del creazionismo. E, come il creazionismo, è una teoria non testabile, e quindi fuori dall’ambito dell’indagine scientifica.
Anche questo movimento, tuttavia, è dotato di potenti supporter, proprio perché si presenta come un’alternativa sia al creazionismo che all’evoluzionismo: si veda in proposito il sito dell’Intelligent Design Network. Nel luglio 2005 il presidente George W. Bush in persona ha speso delle parole a favore dell’insegnamento scolastico della teoria del disegno intelligente.
LA DOTTRINA CATTOLICA OGGI
La Chiesa cattolica ha impiegato molto tempo per giungere a patti con l’evoluzionismo. Ancora nel 1950, l’allora pontefice Pio XII, all’interno dell’enciclica Humani Generis, metteva sullo stesso piano creazionismo ed evoluzionismo, attaccando duramente quest’ultimo e ribadendo, nel contempo, l’esistenza storica di Adamo e il suo ruolo di progenitore, e quindi di diffusore del peccato originale.
Il nuovo Catechismo della Chiesa cattolica, diffuso nel 1992 per impulso di Giovanni Paolo II, ha glissato brillantemente su tutte le questioni scientifiche. Vi si ribadisce tuttavia che “la creazione è destinata, indirizzata all’uomo, immagine di Dio […] La creazione, infatti, è voluta da Dio come un dono fatto all’uomo, come un’eredità a lui destinata e affidata”.
Passi avanti sono stati fatti solo con il messaggio che Karol Wojtyla inviò, il 22 ottobre 1996, alla Pontificia Accademia delle Scienze. Pur partendo dalla Humani Generis, il pontefice riconosceva che l’evoluzionismo era diventato ormai qualcosa di più che una mera ipotesi: anche se accennava a “teorie” dell’evoluzione, anziché di una sola teoria, e questo perché esistono «letture materialiste e riduttive e letture spiritualistiche. Il giudizio è qui di competenza propria della filosofia e, ancora oltre, della teologia». Il papa non specificava come i teologi potessero fornire giudizi competenti in materie scientifiche.
Recenti dichiarazioni del cardinale Christoph Schönborn hanno rinfocolato le polemiche. L’arcivescovo di Vienna, che pure viene considerato uno degli esponenti più “moderni” delle gerarchie cattoliche, ha infatti definito il messaggio di Giovanni Paolo II «vago e poco importante», indicando in pratica la teoria del disegno intelligente come la più coerente con l’insegnamento cattolico, poiché non ammette alcuna mutazione casuale.
ANTIEVOLUZIONISMO IN ITALIA
Secondo un’indagine sociologica, circa il 25% della popolazione italiana ritiene che la Bibbia riporta la vera parola di Dio e va presa alla lettera. La percentuale scende sotto il 10% tra diplomati e laureati, ma sale oltre il 50% tra coloro che non possiedono nemmeno il titolo di studio elementare. È probabilmente a questo bacino elettorale che si è rivolto l’onorevole Pietro Cerullo (AN), promotore nel 2003, insieme ad Alleanza Studentesca, di una “Settimana antievoluzionistica”.
L’iniziativa suscitò molti commenti ironici. Non ne suscitò alcuno, invece, il decreto legislativo del 19 febbraio 2004, con cui il governo cancellava dai programmi d’insegnamento delle scuole medie ogni riferimento alle teorie evoluzionistiche. Non a caso, i programmi per le scuole medie erano stati elaborati da una commissione presieduta da un cattolico di ferro, Giuseppe Bertagna.
Vi fu una levata di scudi da parte di diversi scienziati, anche cattolici, contro la decisione. Il ministro Moratti fu costretto a nominare una commissione di saggi, presieduta da Rita Levi Montalcini, incaricata di studiare il problema. Quasi un anno dopo, la commissione fornì il proprio parere, chiedendo che il darwinismo fosse reinserito tra gli argomenti di studio. Quando, e come, il ministro non l’ha al momento ancora deciso.
I DARWIN DAY UAAR
La necessità di promuovere l’evoluzionismo ha convinto diversi suoi sostenitori a lanciare, nel 2002, una giornata mondiale dedicata alla scienza. Nacque così il Darwin Day, che si svolge ogni anno in molte città del pianeta nelle giornate intorno al 12 febbraio, anniversario della nascita di Charles Darwin.
In Italia, l’UAAR è stata pronta a raccogliere questa proposta, organizzando, fin dal 2003, conferenze e dibattiti sull’evoluzionismo e la scienza. Queste manifestazioni hanno visto la presenza di studiosi e scienziati di primissimo livello. Si veda la pagina del nostro sito dedicata ai Darwin Day UAAR.
Si vedano anche i numeri della nostra rivista L’Ateo dedicati all’evento (1/2005, 2/2005, 1/2006, 2/2006).
PERCORSI DI APPROFONDIMENTO
(EN) 15 Answers to Creationists Nonsense: risposte ai creazionisti e alle loro argomentazioni.
L’animale uomo, di Desmond Morris (Mondadori 1994): un testo dedicato alla specie animale più influente nella storia del pianeta Terra.
Antropologia senza bibbia: un commento di Gianfranco Biondi alle posizioni di Karol Wojtyła sull’evoluzionismo.
Il caso e la necessità, di Jacques Monod (Mondadori 1996): il contributo più importante del noto biologo, premio Nobel per la medicina.
Il codice Darwin, di Gianfranco Biondi e Olga Rickards (Codice Edizioni, 2005): un importante sistematizzazione degli studi sulle diverse specie del genere homo.
(EN) Creationist Classroom: una simpatica e inquietante animazione sull’insegnamento del creazionismo.
Creazione senza Dio, di Telmo Pievani (Einaudi 2006): un’interessante e aggiornata confutazione delle pretese dei sostenitore del disegno intelligente.
Dal Big Bang a Dio. Il lungo viaggio della vita, di Bruna Tadolini: un viaggio che si snoda dal Big Bang alla sintesi delle prime molecole organiche, alla loro organizzazione in un organismo vivente, all’evoluzione fisica degli organismi viventi, alla loro evoluzione metafisica - cioè all’evoluzione delle sensazioni, dei sentimenti, della morale, di Dio.
(IT) (FR) (EN) (ES) (PT) (GR) Darwin Day Celebration: il sito ufficiale dedicato ai Darwin Day di tutto il mondo.
Darwin, evoluzionismo e darwinismo: articoli, libri, eventi, temi controversi, bibliografie, dossier sull’evoluzionismo.
(EN) Darwin online: il sito che raccoglie tutte le opere di Charles Darwin.
Darwinweb.it: sito dell’omonima rivista.
(EN) The Official Richard Dawkins’s Website: il sito ufficiale del biologo inglese e della sua fondazione.
Evoluzione ed evoluzionismo, di Valeria Balboni (Alpha Test 2002): un’agile introduzione all’argomento.
Evoluzionismo nei programmi scolastici: una pagina dedicata allo scottante tema dell’insegnamento. Molto documentata.
Il gene egoista, di Richard Dawkins (Mondadori 1999): il libro con cui Dawkins ha esposto la propria teoria sui geni.
L’origine delle specie, di Charles Darwin (Newton & Compton 2000): l’opera che ha cambiato il mondo.
L’origine dell’uomo, di Charles Darwin (Editori Riuniti 1999): il libro che, indicando la parentela fra le scimmie e il genere umano, ha assestato un altro colpo durissimo al creazionismo biblico.
L’orologiaio cieco, di Richard Dawkins (Rizzoli 1989): un altro indispensabile testo del più noto neodarwinista.
Pikaia: il portale italiano dell’evoluzionismo.
(EN) Stephen Jay Gould Archive: sito non ufficiale dedicato a Stephen J. Gould.
La struttura della teoria dell’evoluzione, di Stephen Jay Gould (Codice edizioni, 2003): l’opera omnia del paleontologo americano, scomparso nel 2002.
(EN) Unweaving the Rainbow: un progetto musicale dedicato all’opera di Richard Dawkins.
…e l’uomo creò Satana, di Stanley Kramer (1960): un film con Spencer Tracy, ispirato al citato “Processo della Scimmia”.
giovedì 16 agosto 2007
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