articolo di Alberto Q.L.(http://informationfordummies.ilcannocchiale.it/) 23 aprile 2007
Dando un rapido sguardo ai progetti nel settore militare dei vari stati del mondo, le 3 leggi della robotica (nota in fondo al post), scritte da Isaac Asimoov, non saranno rispettate. Infatti, molti governi stanno stanziando ingenti fondi per creare macchine da guerra automatizzate che andranno a sostituire i soldati in carne e ossa.
Gli Stati Uniti, che già hanno utilizzato in Iraq e inAfghanistan i cosiddetti "Predator", piccoli velivoli, in grado di scattare foto e riprendere video,ma anche di sparare missili, acquistati anche dall’Italia,hastanziato ben 127 miliardi di dollari, sotto l’amministrazione Bush, per il programma FCS (FutureCombat System), alla quale sta lavorando la Boeing incollaborazione col Giappone: verranno creati soldati robot, che andranno a formare battaglioni veri e propri.La Corea dovrebbe farentrare in funzione nel 2007 i primi droni armati, sviluppati dalla Samsung e l’universitàdella Corea. Essi saranno armati di mitragliatrice automatica, divisore notturno e potranno parlare per intimare al sospetto dicessare azioni ostili. Inoltre saranno implementati di unsofisticato sistema riconoscimento delle forme che dovrebbe fardistinguere all’automa ciò che è animato da tutto ilresto. Israele presto si doterà di un nuovo esercito automatico, composto da quelli chevengono chiamati rudimentali “Terminator”, veicoli gestiti daremoto capaci di distruggere il loro obbiettivo, e da droni aerei. Inoltre le postazioni diguardia verranno sostituite da postazioni multifunzione in grado didifendere il territorio analizzandolo attraverso dei sensori.L’Australia sta portando avanti unprogetto, che dovrebbe terminare in 7 anni, di realizzazione di robot militari, addetti non solo alladifesa della zona, ma in grado anche di attaccare.
Questo è parte dello scenario mondiale, che potrebbe sembrare fantascientifico, ciò che si potrebbe vedere in film come "Io, Robot", e, invece, purtroppo è una realtà che si fa sempre più vicina, mentre i dibattiti etici sull’utilizzo di questa tecnologia per scopi bellici sono solo all’inizio.
I sostenitori di questi progetti dichiarano che una volta raggiunto un livello avanzato di ricerca in questo campo ne trarremo tutti beneficio: l’impiego dei robot porterebbe a una sostanziosa riduzionedelle spese nel settore militare, poichè gli automi costerebberomolto meno dei soldati umani, e a un minor rischio di quest’ultimi, in quanto essi potrebbero agire sempre in retrovia, comandandoda remoto gli automi, che svolgeranno il loro compito in modo perfetto.Ma siamo veramente sicuri che vi siano più pro che contro? Le preoccupazioni, non tanto irreali, sono che queste macchine saranno programmateper uccidere, e quindi potrebbero essere sfruttate anche da terroristi. Inoltre, per quanto possano essere evoluti, si pensa che potrebbero commettere errori nel distinguere nemici da semplici civili. In risposta a questo problema alcuni affermano che dovrebbero essere semprecontrollati dall’uomo. Ma ciò non risolve il problema, inquanto i robot acausa di un malfunzionamento, potrebbero perdere il controllo e iniziare adattaccare indistintamente tutto ciò che si trova nel loro raggio di azione, per non dire dei possibili errori umani.
Mentre si alimenta il dibattito su queste questioni, la ricerca va avanti indisturbata.
Viene spontaneo da chiedersi:Sono veramente queste le priorità che il mondo odierno deve porre? Perchè l’uomo ha sempre bisogno di dar sfogo ai suoipropositi distruttivi?Purtroppo gli uomini che stanno al potere non si pongono questi quesiti e vanno avanti col processo di autodistruzione, confermando la profezia di Italo Svevo, ovvero che il mondo di macchine creato dall’uomo sarà distrutto da lui stesso con l’uso di una di esse.
Nota: Le 3 Leggi della robotica:
Un robot non può recare danno a un essere umano, né può permettereche, a causa del suo mancato intervento, un essere umano riceva danno.
Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima e la Seconda Legge.
sabato 25 agosto 2007
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