Intervista esclusiva al primo gay dichiarato della città di Orvieto
diRaffaella Zajotti
ORVIETO - Cosa pensi di tutti questi fatti che stanno avvenendo in Italia, la violenza sugli omosessuali è aumentata tantissimo, specialmente tra i giovani…Sì perché purtroppo c’è questa mentalità del non rispetto del prossimo, figuriamoci sulle persone omosessuali. La gente pensa che l’omosessuale sia menomato, lo paragona ad un menomato fisico e psichico, capisci? Ci sono persone che mi chiedono come faccio ad andare al bagno.. siamo nel 2007, ed io rispondo in modo ironico. Ma allora cosa vuoi pretendere? Tu lo sai che da interviste che hanno fatto è venuto fuori che il 92% delle persone che fanno violenza nei confronti degli omosessuali non li conosce? Certo che non li conoscono!!!!! Chi ci conosce veramente ci vuole bene, siamo persone come tutti gli altri. L’omosessualità è legata al gusto personale, alla nostra tendenza. Noi siamo buoni, cattivi, falsi, ipocriti, come tutti gli altri, siamo esseri umani, con i nostri pregi ed i nostri difetti. Purtroppo c’è chi non può nascondere la sua omosessualità Purtroppo? Chiedo stupita Sì, in una piccola provincia ottusa come qui sì, dove abito io sì, fossi stato in una città sarebbe stato tutta un’altra cosa, anche se è più rischioso, perché lì i delinquenti sono più liberi. Nella mia inchiesta ho domandato ai ragazzi “secondo te la scuola è pericolosa per gli omosessuali?” A livello nazionale la risposta è stata affermativa per il 30%, ad Orvieto è stata affermativa per il 100% degli intervistati Tu non sai quello che ho passato io in gioventù, c’è voluto il fegato mio…Ne vuoi parlare? Mah…l’ho cancellati tanti ricordi.. Io ho smesso di studiare perché i miei compagni di scuola mi prendevano talmente in giro che non ce la facevo più. Ma poi io tolleravo! Erano le persone.. Io ormai ho le spalle grosse, se mi dicono le male parole che mi importa… Però c’era gente, gruppi di ragazzi che mi prendevano in giro…poi lo ridicevano ai loro genitori, magari me li inimicavo…gente della forza pubblica mi veniva a chiedere chi mi molestava, perché gli adulti gli dicevano: “guardate che quel ragazzino è stato molestato da gruppetti di ragazzi”, ed io mi inimicavo pure le famiglie perché guai a toccargli i figli ai genitori! Sono stati anche violenti? Verso di me non erano violenti perché non trovavano il terreno, io ci ridevo! Io come sono lo so, gli dicevo, sei tu che forse non lo sai…Io la mia strada l’ho scelta, però la gente non è preparata, soprattutto nei piccoli centri. La disgrazia non è nascere omosessuali, la disgrazia è nascere nelle città piccole come Orvieto. Posso darti ragione, ma ci sono stati casi di violenza anche a Roma, Milano, Bologna e città grandi d’Italia C’è violenza ed ignoranza ovunque, sono persone tarate, che si sfogano sulle persone che vedono indifese…Secondo te perché quest’anno è cresciuta così tanto l’ondata di violenza? A me sembra che sia sempre stato così, forse se ne parla di più. Io mi ricordo venivo a Piazza Cahen trenta anni fa, con gli amici miei e ci tiravano le scorze del cocomero. Tu sei giovane, e non sai che questo succedeva in maniera anche più frequente in passato, solo che non se ne parlava. Molti amici miei hanno buscato, da ragazzi che erano stati assieme a loro, prima ci vanno e poi gli menano. Sì perché la gente è tarata sul tarato...Il buono e cattivo c’è dappertutto, ma devo rilevare ad Orvieto un falso perbenismo, una mania di prendere per la mano la moglie e portarla in chiesa, questo c’è nei piccoli centri e ci sarà sempre perché devono sopravvivere (gli omosessuali) non si possono esporre. Secondo te è giusto che non si esponga nessuno ad Orvieto? Certo, perché altrimenti non potrebbero vivere, io so solo che non devo rendere conto a nessuno. Fanno bene a tenersi nascosti. Io non ho mai, mai, mai rivelato di nessuno. I veli purtroppo li devono tenere sennò non camperebbero più. Perché? Gli renderebbero la vita impossibile, alla moglie direbbero: hai il marito ….etc.. Questo posso capirlo, perché ci sono in ballo altre dinamiche, è naturale, ma parlo dei giovani, penso, ad esempio, ai ragazzi della mia età La malizia la mettono i vecchi soprattutto, perché non trovano più allora hanno rabbia repressa da sfogare, infatti io non temo i giovani, temo i vecchi Ci sono anche ragazzi violenti A quelli manca qualche rotella Nel mio lavoro ho guardato a quello che è successo a livello nazionale, quest’anno, soprattutto nelle scuole, gli omicidi, i suicidi Guarda che quello succede anche alle persone cosiddette normali. Sì ma il problema è che attorno ai soggetti omosessuali si è accentrata una concentrazione di violenza inaudita, cresciuta poi tre aprile, maggio e giugno di quest’anno Tra i giovani c’è anche tanta emulazione. La gioventù è abituata nella bambagia, alla mia epoca a 10 anni andavamo a lavorare. Queste persone si annoiano tanto, i genitori gli tolgono ogni voglia, dovrebbero mandarli a lavorare Ho fatto dei questionari che ho distribuito nelle scuole e delle interviste rigorosamente anonime, che ho confrontato con le risposte che hanno ricevuto gli stessi questionari a livello nazionale. Ho avuto risposte da persone cha hanno detto che non ci si dovrebbe dichiarare mai, perché è pericoloso, un ragazzo mi ha scritto che gli omosessuali sono una razza inferiore da estirpare…Tutto il mondo!!! Una ragazza invece ha scritto di ammirare moltissimo chi si dichiara gay, perché ci vuole tanto coraggio… vedi Raffaella, il mondo si divide in due popoli: c’è quello che rispetta il prossimo e cha a due palmi da loro non gli interessa nulla di ciò che fanno gli altri, e poi ci sono quelli che vorrebbero fare ma non possono fare e sono repressi, pieni di rabbia. Ormai nessuno mi prende più in giro perché sono vecchio e non faccio testo. A Orvieto non c’è cattiveria, ma tra alcune persone c’è ancora una forte ignoranza. C’è questo fatto di non conoscere, gente che ti fa domande tipo tu sei senza organi genitali, la gente pensa che l’omosessuale maschio nasca senza genitali, ho trovato anche queste persone…! Ancora fa notizia una donna che si separa dal marito ad Orvieto, figurati se non fa notizia una lesbica o un finocchio. Nel mio articolo poi ci sono le testimonianze di due ragazze lesbiche, che racconteranno la loro esperienza col coming out ad Orvieto Vedi, le lesbiche sono molto più tollerate. Ad Orvieto come a tutto il mondo da noia l’esibizionismo, anche il fatto di questi gay quando vanno a fare queste manifestazioni, che si mostrano nudi, ed hanno bei corpi sono invidiati, sia dagli uomini velati e sia dalle donne. I transessuali hanno corpi bellissimi perché madre natura li ha dotati di un fisico meraviglioso. La gente li invidia. Queste ragazze hanno avuto un rapporto diverso con il coming out: una crede sia giusto vivere serenamente la sua sessualità, non ne fa segreto, l’altra non farà coming out, perché ha paura, però lo vive come un conflitto Fanno bene a tenersi velati, sia gli uomini che le donne. L’Italia non è preparata, perché io parlo con gay francesi, spagnoli, è tutta un’altra cosa. Forse perché qui c’è la chiesa che condanna gli omosessuali, ed in questa condanna si contraddice perchè il padre eterno, quando ha dato i comandamenti, ha parlato di amore, di rispetto del prossimo, ed allora bisogna rispettare anche le idee del prossimo, le sue emozioni, il suo amore e l’espressione di questo amore. Non c’è nulla da fare, bisogna rassegnarsi ai veli, tanti veli. Le persone sono terrorizzate dal pensiero che possano attribuirgli un’identità omosessuale, vera o presunta. Un uomo ha paura persino di darmi un passaggio in macchina per portarmi alla stazione se perdo la funicolare, non possono darmi un passaggio, perché sennò lo additano. Che vergogna! Ma questa cosa non ti fa soffrire? No, sono poverini loro. Io prendo la corsa dopo, non c’è problema.
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